Una cura per l’Alzheimer ancora non c’è, ma avanza la ricerca di farmaci capaci di attenuarne i sintomi. Su questa scia si colloca la startup israeliana Memory, che sta sperimentando una molecola per ridurre la perdita di memoria.
L’Alzheimer è il tipo più comune di demenza e colpisce 40 milioni di persone a livello globale.
La malattia distrugge le sinapsi, vale a dire i canali di comunicazione dei neuroni, le cellule nervose che inviano messaggi a tutto il corpo. E alla lunga riduce la funzionalità cerebrale.
I farmaci attualmente in uso mirano all’inibizione della proteina beta amiloide, che provoca l’accumulo della placca tra gli spazi intercellulari, ‘spegnendo’ la memoria.
La molecola sperimentata da Memory, ora in fase di sperimentazione clinica nel Regno Unito, Cina, Hong Kong e Israele, dovrebbe invece funzionare in modo diverso e impedire a due proteine nel cervello di interagire e causare la rottura delle sinapsi neurali. (1)
I ricercatori hanno infatti scoperto nel cervello dei malati di Alzheimer in fase avanzata alti livelli della proteina PTEN, nota tra gli scienziati come causa di cancro in caso di mutazione.
Questa proteina, se in eccesso, attacca le sinapsi (area della memoria). Un’attività nociva amplificata dall’interazione con un’altra proteina, PSD-95, che aiuta a trasmettere più rapidamente le informazioni tra la membrana cellulare e il nucleo.
La soluzione potrebbe venire dal peptide (frammenti di proteine cellulari) sviluppato da Memory che dovrebbe interagire con la proteina PSD-95 e di impedire all’altra proteina (PTEN) di farlo. Si avrebbe così una prevenzione dell’accumulo tossico di PTEN e la conservazione delle sinapsi neurali e della funzione cognitiva. A differenza dei farmaci in uso, quindi, si impedirebbe la distruzione di ulteriori cellule nervose e la conservazione della memoria.
La startup Memory è stata fondata nel 2018 dalla scienziata Shira Knafo dell’Università Ben-Gurion del Negev, Gal Ifergane, direttore del dipartimento di neurologia del Soroka Medical Center di Be’er Sheva, e Ehud Netta, ex allievo della business school della Ben-Gurion University.
(1) https://www.crunchbase.com/organization/memoryplus