Ambiente. La crisi ecologica – ben più ampia rispetto al cambiamento climatico che pure ne esprime sintomo – ha assunto una rilevanza tale da venire identificata come una delle tre cause della Global Syndemic.
I Paesi poveri (Low and Middle Income Countries, LMIC), paradossalmente, sono ancora più afflitti dal cambiamento climatico rispetto a quelli industrializzati che lo hanno causato. Aggravando anche così i livelli di diseguaglianza. Rapine delle terre (land grabbing) e deforestazioni, a loro volta, sono perpetrate dai colossi dell’agroindustria globale nei Paesi in via di sviluppo. In nome dell’olio di palma e della soia OGM.
Pesticidi, erbicidi e altri agrotossici contribuiscono in misura sostanziale all’erosione dei suoli e all’inquinamento degli stessi, oltreché delle acque superficiali e di falda. Causando morti e malattie gravi in lavoratori e comunità rurali, bambini soprattutto. Oltre a indurre effetti avevversi sula salute umana e/o sull’ecosistema, mediante alterazione del microbioma e del sistema endocrino.
La FAO (Food and Agriculture Organization), sotto la guida di José Graziano da Silva, ha raggiunto importanti traguardi sul fronte della sovranità alimentare. Affermando la responsabilità negli investimenti in agricoltura e nella gestione di terre, foreste e bacini idrici. Oltre a proclamare i diritti dei contadini e delle comunità rurali. Ma l’attuazione dei proclama, come sempre, dipende dalla coscienza di noi tutti.
Égalité aderisce alle iniziative #NoPesticidi, #SalviamoleApi. Sostiene l’ecoagricoltura – o agroecologia – quale unica via possibile. Per preservare la biodiversità e la sicurezza degli approvvigionamenti alimentari (food security), in una prospettiva di breve, medio e lungo termine. Con doverosa attenzione verso l’agricoltura contadina, quale modello partecipativo di innovazione sociale.
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.