Uno studio condotto dalla Commissione europea dimostra che i consumi di carburante delle automobili sono molto più elevati di quanto dichiarato dai produttori. (1) Una distorsione della realtà nociva per le politiche ambientali, oltre che per i consumatori.
I consumi di carburante delle automobili dichiarati dai produttori derivano da una serie di test oggetto di standard internazionali (Worldwide harmonised Light vehicles Test Procedures, WLTP). Questi dati costituiscono un parametro essenziale:
Il trasporto stradale è responsabile di circa un quinto delle emissioni di gas serra dell’Unione europea. Di queste, circa il 70% è causato dai veicoli leggeri, vale a dire le automobili e i veicoli commerciali leggeri.
L’obiettivo di raggiungere un impatto climatico neutrale in UE entro il 2050 comporta una riduzione del 90% delle emissioni di gas serra derivanti dai trasporti, rispetto ai livelli del 1990. Come previsto dallo European Green Deal (2019).
Il regolamento (UE) 2019/631 ha perciò definito gli obiettivi da raggiungere in termini di emissioni medie di CO2 anche per singolo produttore, ma la sua efficacia dipende dalla veridicità dei dati riferiti dai test WLTP delle industrie automobilistiche.
La corrispondenza tra i consumi di carburante dichiarati dai produttori e quelli reali è tuttavia lontana. La Commissione ha analizzato i dati di utilizzo effettivo di 617.194 veicoli messi in circolazione nel 2021 dimostrando che, in media:
L’ampiezza della forbice tra i valori di consumo reali e quelli dichiarati varia a seconda della marca:
– nelle auto a benzina BMW, Dacia, Ford e Renault i consumi effettivi superano quelli dichiarati in misura variabile dal 25% fino a oltre il 30%. I consumi delle auto Hyundai, Suzuki e Toyota sono invece più vicini alle misurazioni teoriche dichiarate dai produttori
– nel settore dei veicoli diesel lo scarto tra i valori reali e quelli teorici è generalmente meno significativo. Con eccezioni negative per Alfa Romeo, BMW e Seat, i cui consumi medi effettivi superano quelli dichiarati di oltre il 25%.
La distanza tra i consumi effettivi su strada e i consumi teorici da dati WLTP raggiunge livelli sorprendenti per i veicoli ibridi plug-in. I quali – a differenza dei veicoli ibridi tradizionali, le cui batterie vengono ricaricate dal motore termico – possono venire collegati alla presa elettrica per la ricarica delle batterie.
Il rapporto della Commissione europea riferisce che:
Nel 2025 verrà implementato un aggiornamento del protocollo WLTP per rappresentare meglio, si spera, il reale utilizzo di questi veicoli.
Rimane da chiedersi se il mero rispetto di uno standard internazionale sia sufficiente a esentare le case automobilistiche da responsabilità per pratiche commerciali sleali, ai sensi della Omnibus Directive (EU) 2019/2161. Quali tutele per i consumatori?
Marta Strinati
(1) Report from the Commission Commission report under Article 12(3) of Regulation (EU) 2019/631 on the evolution of the real-world CO2 emissions gap for passenger cars and light commercial vehicles and containing the anonymised and aggregated real-world datasets referred to in Article 12 of Commission Implementing Regulation (EU) 2021/392 {COM(2024) 122 final} https://climate.ec.europa.eu/document/download/5b8549e4-9218-4b55-9429-ae609aca84bc_en?filename=swd.pdf