I disabili in Italia si trovano spesso in ostaggio, bloccati in casa anche per diversi mesi, a causa dei soprusi di alcuni fornitori di carrozzine elettriche e mezzi equivalenti (c.d. trike) nei casi di loro guasti.
Alcune ‘sanitarie’ – imprese private che forniscono dispositivi e ausili per la disabilità, in via diretta e tramite le ASL – si sottraggono ai loro doveri di riparazione e sostituzione nei tempi brevissimi indicati dall’Antitrust. (1)
Le stesse ASL omettono le attività necessarie a risolvere queste situazioni, come fosse ‘normale’ che i disabili vivano settimane e mesi di lockdown. Ora Basta! Due casi tuttora in corso, descritti a seguire.
Il motorino elettrico per sedie a rotelle manuali (c.d. trike) prodotto da Batec Mobility SL in Spagna è già stato oggetto di almeno due contenziosi civili e un provvedimento dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (c.d. Antitrust) attivato dalla nostra associazione Égalité. (1) A causa di 9 mesi di ritardo per una riparazione.
Il Batec Rapido 2 – che costa oltre 7 mila euro, quanto una Vespa elettrica, pur essendo di fatto una bici elettrica a metà, con una sola ruota – è protagonista di nuovi soprusi da parte di Batec Mobility e del suo ‘importatore esclusivo in Italia’ Ottobock Italia. Che a sua volta, come si legge su entrambi i siti web, dovrebbe garantirne l’assistenza e le riparazioni.
Il disabile in ostaggio di Batec Mobility e Ottobock Italia è stato vittima di ripetuti lockdown, tuttora in corso, a esito di cinque guasti di un Batec Rapido 2 nuovo di zecca, ancora in garanzia. Da settembre a dicembre, tre settimane a marzo. Poi di nuovo, da luglio a settembre e un mese dopo il nuovo guasto, da ottobre 2022, autunno/inverno, fino a tutt’oggi.
La carrozzina elettrica Vitea Care, prodotta in Polonia e assegnata da USL Toscana Nord-Ovest di Pisa a un suo ‘assistito’ – almeno a parole – tende ad avere problemi con le batterie. Problemi non riferibili al disuso poiché il suo utilizzatore è affetto da disabilità grave, con 30 anni di sclerosi multipla alle spalle, e senza carrozzina elettrica non è in grado di muoversi.
Il precedente guasto, lo scorso anno, ha costretto il disabile a rimanere bloccato in casa per 20 giorni. E di nuovo, a Natale scorso, la carrozzina si è fermata. Costringendo anche questa persona con disabilità a restare bloccata in casa per l’intero periodo delle festività natalizie. Ancora in attesa di riscontri dal fornitore LGR Medical Services Srl, nel silenzio della USL di Pisa.
I dirigenti e gli impiegati di aziende ‘sanitarie’ pubbliche e private, con un minimo di sforzo intellettivo, potrebbero provare a mettersi nei panni di chi sia costretto a usare una carrozzina elettrica o un mezzo equivalente (trike) per entrare e uscire di casa. Il ministero della Salute ha inserito questi dispositivi nell’elenco delle apparecchiature ‘salvavita’, con DM 13.1.11, proprio perché la loro indisponibilità – anche soltanto per pochi giorni – fa la differenza tra vivere e non vivere. (3)
Il lockdown forzato dai soprusi dei fornitori di carrozzine impedisce di assolvere alle più semplici necessità dell’esistenza. Non solo recarsi presso i centri medici e di riabilitazione, o in farmacia. Perché i disabili non sono ‘malati’ ma esseri umani che come tutti esprimono le loro funzioni sociali, familiari e personali attraverso il lavoro, gli incontri, le ‘passeggiata’ (sia pure su ruote) e la spesa quotidiana, il caffè e la convivialità. Diritti umani fondamentali, variamente espressi e sistematicamente negati.
Égalité si è già attivata, nei casi sopra citati come in altri. E proseguirà il proprio impegno, fino alla European Court for Human Rights se necessario. Fino a quando l’assistenza sui dispositivi e ausili indispensabili alla vita e la sua dignità, per i disabili, non venga garantita entro tempi brevissimi. Con messa a disposizione di ausili sostitutivi entro le 24, massimo 48 ore dalla denuncia del guasto.
Tutti coloro che abbiano esperienze di ritardi e vizi di assistenza su sedie a rotelle, carrozzine elettriche e trike o altri ausili sono invitati a scriverci, su egaliteonlus@gmail.com, affinché si possano raccogliere più notizie possibili sui soprusi a danno dei disabili e intervenire, con l’aiuto di Égalité, per la loro tutela e il risarcimento dei danni. Costringere all’inabilità assoluta chi è già svantaggiato è un crimine da punire.
#OraBasta!
Dario Dongo
(1) Dario Dongo. Garanzia su ausili per la disabilità, l’Antitrust afferma il diritto all’assistenza immediata. Égalité. 27.7.20
(2) Dario Dongo. Sedie a rotelle con motorini elettrici, le paralimpiadi di chi non cammina. Égalité. 11.7.21
(3) Dario Dongo. Povertà energetica e razionamenti, bonus e diritti di disabili e anziani. Égalité. 16.9.22
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.