I giardini con il prato all’inglese e molte piante tropicali sono poco accoglienti per gli insetti impollinatori, le farfalle e gli uccelli. Öko-test, la rivista dei consumatori tedeschi, consiglia come migliorarli. (1)
Gli insetti impollinatori hanno un ruolo cruciale, in natura come in agricoltura. Oltre il 60 per cento delle specie di insetti, dalle api selvatiche alle farfalle, è oggi a rischio di estinzione a causa degli agrotossici, l’inquinamento e i cambiamenti climatici. (2)
I proprietari di giardini e balconi possono peraltro contribuire a preservare la biodiversità, progettando habitat ideali per questi piccoli ma importanti animali.
Il rispetto di tre semplici regole può trasformare giardini e balconi affinché gli animali locali possano trovare accoglienza.
Le piante esotiche sono belle da vedere, ma non sono purtroppo molto apprezzate dai nostri animali. Le piante autoctone sono invece ottimi fornitori di polline per api, farfalle e altri insetti.
Nella scelta delle piante si deve considerare la loro sintonia con gli ecosistemi locali. Un esempio: mentre più di 30 specie di uccelli mangiano i frutti del nostro biancospino autoctono, come il ginepro e il sambuco, che è tra l’altro un arbusto ideale per la nidificazione e il riparo dei piccoli animali selvatici. I frutti del biancospino scarlatto, originano del continente americano, sono viceversa meno appetibili.
Un prato fiorito è una calamita per le farfalle. Gli esperti di Öko-test consigliano perciò di convertire parte del prato all’inglese in prato di fiori selvatici. Questa scelta tra l’altro – oltre ad attirare e nutrire le farfalle e altri insetti impollinatori – consente di falciare l’erba solo due volte l’anno.
Piante aromatiche come la lavanda, la santoreggia, la menta piperita, l’erba cipollina e la salvia a loro volta offrono fiori che attirano api, bombi e farfalle. Ed è importante non raccogliere le erbe prima che esse fioriscano.
Fertilizzanti e insetticidi danneggiano l’ambiente e sono pericolosi anche per gli animali. (3) Vi sono peraltro molte alternative naturali per allontare i parassiti, come l’agricoltura biologica e biodinamica insegnano. (4)
Molte molecole pericolose per gli umani, gli animali domestici e quelli selvatici vengono venduti e ‘consigliati’ senza alcuna attenzione sul loro impatto ambientale.
L’ordine in giardino non è solo inutile, ma addirittura controproducente. Più il giardino è incolto, più gli animali selvatici saranno felici.
Lasciare in giro vecchi tronchi d’albero, mucchi di foglie e steli è molto utile. Il legno morto offre infatti agli insetti un habitat ottimale.
Altrettanto utile è conservare in giardino un ‘angolo selvatico’ ove lasciare crescere ortiche, denti di leone ed erbacce.
Installare una casetta per insetti, in una zona soleggiata e protetta dalla pioggia, può aiutare le api, i bombi e altri piccoli insetti a trovare un luogo di nidificazione e a superare l’inverno. Con un vantaggio anche per il raccolto dei frutti, più ricco quando gli impollinatori si sentono a proprio agio.
Riserve di acqua sono fondamentali, durante l’estate, per gli insetti e gli uccelli:
– le api possono beneficiare di una ciotola poco profonda fatta di argilla, ceramica o vetro, riempita di sassi e legni per offrire agli insetti un’area di atterraggio e dissetarsi in sicurezza, visto che la maggior parte di loro non sa nuotare. La posizione ideale è in un punto soleggiato e senza vento, vicino a piante adatte alle api
– gli uccelli si accontentano invece di una vasca poco profonda, al sicuro dai gatti, a condizione che l’acqua venga cambiata regolarmente.
Marta Strinati
(2) Dario Dongo. #Savethebees, salviamo le api! Iniziativa dei cittadini europei. Égalité. 15.1.21
(3) Dario Dongo. Impatto dei coadiuvanti di pesticidi sull’olfatto delle api. GIFT (Great Italian Food Trade). 7.1.24
(4) Marta Strinati. Pesticidi impiegati nel convenzionale e nel bio. Tossicità a confronto. GIFT (Great Italian Food Trade). 16.3.23