L’inclusione degli alunni con disabilità delle scuole in Italia rimane un miraggio, con il 66% dei plessi scolastici inaccessibile ai bambini e ragazzi con disabilità fisiche e neurologiche associate, il 98,5% a quelli con disabilità sensoriali. Ogni parte politica è indifferente alle barriere culturali e architettoniche.
Il rapporto ISTAT sull’anno scolastico 2021-2022 conferma infatti l’assenza di progressi rispetto ai due anni precedenti (1,2). E la legge di bilancio 2023 ha dedicato pochi spiccioli alle migliaia di infrastrutture scolastiche, talora fatiscenti, nonché ai piani di eliminazione delle barriere architettoniche. (3)
‘Nell’anno scolastico 2021-2022 nelle scuole sono ancora presenti molte barriere fisiche: soltanto una scuola su tre risulta accessibile per gli alunni con disabilità motoria.
La situazione è migliore nel Nord del Paese dove i valori sono superiori alla media nazionale (39,5% di scuole a norma) mentre peggiora, raggiungendo i livelli più bassi, nel Mezzogiorno (31,8%).
La regione più virtuosa è la Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, con il 58,4% di scuole accessibili, di contro la Provincia autonoma di Bolzano/Bozen si distingue per la presenza più elevata di barriere fisiche (soltanto il 19% di scuole accessibili)’. (1)
‘L’assenza di un ascensore o la mancanza di un ascensore adeguato al trasporto delle persone con disabilità rappresenta la barriera più diffusa (45%). Numerose anche le scuole sprovviste di servoscala interno (31%) o di bagni a norma (24%).
All’interno degli edifici, invece, raramente le scale o le porte non sono a norma (rispettivamente 6% e 3 % dei casi)’. (1)
‘L’accessibilità degli spazi deve comprendere anche gli ausili senso-percettivivi destinati all’orientamento degli alunni con disabilità sensoriali all’interno del plesso scolastico: solo il 16% delle scuole dispone di segnalazioni visive per studenti con sordità o ipoacusia, mentre le mappe a rilievo e i percorsi tattili, necessari a rendere gli spazi accessibili agli alunni con cecità o ipovisione, sono presenti solo nell’1,5% delle scuole.
La situazione riguarda tutto il territorio nazionale, con poche differenze tra il Nord e il Sud.
Nonostante si rilevi ancora un grave ritardo nei livelli di accessibilità, solo il 19% delle scuole ha effettuato, nel corso dell’anno scolastico, lavori finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche mentre il 17% dichiara di non averlo fatto anche se l’edificio ne avrebbe avuto bisogno’. (1)
La legge 28 febbraio 1986 n. 41 ha introdotto i divieti di:
– approvare ‘progetti di costruzione o ristrutturazione di opere pubbliche che non siano conformi alle disposizioni del DPR 27 aprile 1978, n. 384, in materia di superamento delle barriere architettoniche’,
– erogare contributi o agevolazioni, da parte dello Stato e altri enti pubblici, per la realizzazione di progetti in contrasto con le norme del predetto DPR 384/78.
Il DPR 24 luglio 1996 n. 503 ha prescritto di eliminare le barriere architettoniche in tutti gli edifici, spazi e servizi pubblici in Italia. Garantire l’inclusione, nelle scuole come in altri edifici pubblici, comporta il rispetto di alcuni requisiti minimi di accessibilità. Alcuni esempi:
– accesso dall’esterno con rampe di pendenza <8%,
– scale a norma, cioè con alzata <16 cm, pedata >30 cm),
– ascensori per il trasporto di persone con disabilità, misure minime 140×110 cm,
– piattaforme elevatrici,
– bagni a norma per le persone con disabilità,
– porte di larghezza minima 90 cm.
I requisiti di accessibilità comprendono ausili senso-percettivivi per le persone e gli alunni con disabilità sensoriali. Quali:
– segnali visivi e acustici per segnalare emergenze ed evacuazioni,
– mappe a rilievo e/o percorsi tattili su ogni piano, ove indicare i luoghi di uso comune e le uscite di emergenza.
I percorsi tattili in gomma speciale, a pavimento, devono:
– collegare tutti i locali, inclusi uffici e servizi comuni (es. palestra, spogliatoi, aula informatica, bagni),
– indicare i percorsi e le aree che collegano le aule, le aule con i bagni e le aule con altri spazi frequentati dagli alunni,
– segnalare con continuità i percorsi esterni all’edificio scolastico, inclusi ad esempio i campetti sportivi e il percorso dal cancello all’edificio scolastico.
Gli Special Educational Needs (o Bisogni Educativi Speciali, BES): comprendono tre aree:
– disabilità,
– disturbi evolutivi specifici, (4)
– svantaggi legati all’ambiente socio-economico, linguistico e culturale di provenienza.
Gli alunni con Special Education Needs in Italia, nell’anno scolastico 2021-2022, hanno superato l’8% degli iscritti complessivi, con un aumento del +23%, pari a 113.000 alunni, rispetto al 2017-2018. Con prevalenza dei disturbi specifici dell’apprendimento (51,8%) sui casi di alunni con svantaggi socio-economici, linguistici e culturali (35,4%). (1)
I Bisogni educativi speciali – senza considerare quelli degli alunni con disabilità, rappresentano il 12,3% degli iscritti nella scuola secondaria di secondo grado, con un incremento di circa 85.000 unità negli ultimi 4 anni. La maggiore concentrazione è negli istituti professionali e di tipo artistico, ove gli alunni con BES (o Special Education Needs) rappresentano il 17,5% e il 16,6% degli iscritti, rispettivamente. Molto inferiore la loro presenza all’interno nei licei classico e scientifico (5%).
La scuola primaria registra il 7% degli alunni con Bisogno educativo sociale, che è in aumento anche nella scuola dell’infanzia (asili), dallo 0,9% all’1,3% dei bambini negli ultimi quattro anni. Le scuole devono quindi predisporre e attuare un Piano didattico personalizzato (PDP) per ciascun alunno con Special Education Needs.
L’esistenza di alunni con disabilità e altri bisogni educativi speciali – un dato ineluttabile – suggerisce la stesura, da parte delle scuole, dei piani annuali (e pluriennali) per l’inclusività. Il PAI è ‘uno strumento che consente alla scuola di programmare e organizzare in tempo le risorse necessarie per i propri alunni e contribuisce ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi’.
La programmazione annuale o pluriennale dei piani per l’inclusività rimane tuttavia in ampia parte sottoutilizzata, atteso che nell’anno scolastico 2021-2022:
– solo il 45% delle scuole ha attuato una programmazione a lungo termine (per l’anno scolastico in corso e quello successivo),
– il 32% delle scuole ha eseguito una programmazione a breve termine, provvedendo alla stesura del PAI per un solo anno scolastico (32%),
– almeno il 6% delle scuole, 8% al Nord, non ricorre ad alcuna programmazione. In aggiunta al 18% degli istituti che non ha neppure fornito l’informazione richiesta da ISTAT.
L’unico investimento in (d)istruzione dichiarato dal governo riguarda la formazione militare degli ucraini in Italia. (5) Il ministro della difesa Crosetto ha poi ribadito la volontà di dedicare alle spese militari il 2% del PIL e annunciato € 1,5 miliardi di spesa in sommergibili (6,7). Una somma pari a 1500 volte le spese dedicate alla messa in sicurezza dell’edilizia scolastica in Italia verrebbe spesa solo per i due sottomarini militari.
La Commissione europea a sua volta ha deciso di destinare alle giovani generazioni – attraverso il #RecoveryFund, rinominato #NextGenerationEU – ricche dotazioni di armi di distruzione di massa. (8) E la sua presidente non eletta Ursula Von der Leyen attribuisce priorità all’ASAP (Act in support of ammunition production), spese pubbliche miliardarie per produrre munizioni da utilizzare in Ucraina. (9)
L’educazione è un vero un disastro.
Dario Dongo
(1) ISTAT. L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Anno scolastico 2021-2022. https://www.istat.it/it/files//2022/12/Alunni-con-disabilita-AS-2021-2022.pdf 2.12.22
(2) Dario Dongo, Sabrina Bergamini. 2 scuole su 3 inaccessibili agli alunni con disabilità. Rapporto ISTAT. Égalité. 12.2.20
(3) Dario Dongo. Scuole, barriere architettoniche, piste ciclabili. Nessuna priorità in Italia. Égalité. 18.2.23
(4) I disturbi specifici dell’apprendimento DSA (Specific Learning Disorders) comprendono la sindrome da deficit dell’attenzione (ADHD, Attention deficit hyperactivity disorder. V. https://bit.ly/41dJmj7). V. anche legge 8 ottobre 2010, n. 170
(5) ‘Glad’ to be able to train Ukrainian soldiers – Crosetto. https://www.ansa.it/english/news/general_news/2023/03/29/glad-to-be-able-to-train-ukrainian-soldiers-crosetto_24b8e5a8-c2a9-41e7-8ee6-b0a42472fb57.html ANSA. 29.3.23
(6) Difesa. Crosetto, spese a 1,38% Pil, rischio Italia ‘Pierino’ Nato. https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2023/02/16/difesacrosetto-spese-a-138-pilrischio-italia-pierino-nato_eb3b0310-d712-42eb-9150-c94866c5c3d1.html ANSA. 16.3.23
(7) Pronti 1,3 miliardi per due nuovi sottomarini. https://www.lanotiziagiornale.it/pronti-13-miliardi-per-due-nuovi-sottomarini/ La Notizia. 13.4.23
(8) Ue, ‘i fondi del Pnrr utilizzabili per produrre munizioni’. https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/mondo/europa/2023/05/03/ue-i-fondi-del-pnrr-utilizzabili-per-produrre-munizioni_eb43a669-cd5f-49bf-985d-1bedaccf67e4.html ANSA. 3.5.23
(9) La Commissione lancia il fondo che accelera la produzione di munizioni per l’Ucraina. https://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2023/05/03/la-commissione-lancia-il-fondo-che-accelera-la-produzione-di-munizioni-per-lucraina_2de1ac93-8821-4f5c-bf2f-5a92e6628b2d.html ANSA. 3.5.23
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.