Il rapporto ISTAT sulla povertà in Italia rivela trend in crescita, nel 2023. (1) Ristrettezze economiche e difficoltà di risparmio, potere d’acquisto eroso dall’inflazione.
La povertà assoluta affligge quasi 1,3 milioni di under-17 anni, oltre a famiglie numerose, operaie e con persone straniere. Neppure il lavoro salva più dalla povertà.
ISTAT stima che la povertà assoluta abbia raggiunto, nel 2023, 5,7 milioni di individui e poco più di 2,2 milioni di famiglie residenti in Italia. Le famiglie in povertà assoluta sono il 10,2% nel Mezzogiorno, il 7,9% al Nord e il 6,7% al Centro. ‘L’impatto dell’inflazione ha contrastato la possibile riduzione dell’incidenza di famiglie e individui in povertà assoluta’ rileva ISTAT.
Le diseguaglianze espresse dalle condizioni di povertà relativa riguardano invece 8,4 milioni di individui (14,5%, +0,5% rispetto al 2022) e 2,8 milioni di famiglie. ‘Le spese per consumi di questo gruppo di famiglie, che include anche quelle in povertà assoluta, non hanno tenuto il passo dell’inflazione e, pur in forte crescita in termini correnti, hanno subito un calo dell’1,5% in termini reali della spesa equivalente’.
Nei fatti, tra povertà assoluta e povertà relativa almeno 8 milioni di persone in Italia vivono in condizioni di deprivazione materiale o sociale e ‘povertà alimentare’, come già documentato da Action Aid.
‘L’incidenza di povertà assoluta fra i minori si attesta al 13,8% (quasi 1,3 milioni di bambini e ragazzi, dal 13,4% del 2022) – valore più elevato della serie storica dal 2014 – mentre è all’11,8% fra i giovani di 18-34 anni (pari a circa 1 milione 145mila individui, stabile rispetto al 2022); per i 35-64 enni si conferma al 9,4%, anch’esso valore massimo raggiunto dalla serie storica’.
L’analisi per classi di età rivela che la povertà assoluta colpisce:
-13,4% dei bambini fino a 3 anni;
-14,8% nella fascia di età 4-6 anni;
-14,5% dei minori tra 7 e 13 anni;
-12,7% degli adolescenti tra 14 e 17 anni.
Le famiglie in povertà assoluta ove sono presenti minori sono quasi 748mila, pari al 12,4% del totale.
Le difficoltà aumentano anche per le famiglie numerose e mono-genitore, ove la povertà assoluta raggiunge:
-20,1% tra le famiglie con cinque e più componenti, che a loro volta rappresentano una famiglia su cinque;
-21,6% delle famiglie con tre o più figli minori;
-18% delle coppie con tre o più figli;
-15,9% delle famiglie ove coabitano più nuclei familiari o componenti aggregati;
-12,5% delle famiglie monogenitoriali.
La povertà lavorativa è sempre più diffusa. La povertà assoluta incide infatti sul 16,5% (+1,8% rispetto al 2022) delle famiglie ove la persona di riferimento è operaio/a o svolge funzioni analoghe.
Gli stranieri sono poi i primi protagonisti della povertà assoluta, che colpisce il 30,4% delle famiglie con almeno un cittadino non italiano.
Sono circa un milione le famiglie povere con casa in affitto, il 46,5% di tutte le famiglie povere. L’incidenza della povertà assoluta è più che quadrupla nelle famiglie che vivono nelle case in affitto rispetto a quelle che risiedono in abitazioni di proprietà (21,6% e 4,7%, rispettivamente).
Gli ultimi dati ISTAT su reddito e condizioni di vita (EU-SILC) indicano che già nel periodo 2021-2022 il 24,4% della popolazione italiana era a rischio di povertà ed esclusione sociale (all’8º posto in UE). (2)
Il rapporto ISTAT in esame mostra il peggioramento di questa situazione, rispetto alla quale né la politica italiana né quella europea hanno finora introdotto idonee misure di mitigazione.
International Monetary Fund ha frattanto riveduto al ribasso (-0,3%) le già magre previsioni di crescita per l’economia della zona euro – che ora si attestano all’1,2% – a causa della persistente crisi produttiva in Germania e Italia. Le politiche industriali, come quelle sociali, rimangono però inaudite.
#PaceTerraDignità
Sabrina Bergamini e Dario Dongo
(1) Le statistiche dell’ISTAT sulla povertà in Italia, anno 2023 https://tinyurl.com/2p3esh9n
(2) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. Reddito minimo, povertà ed esclusione sociale. Égalité. 19.3.24
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.