Lo stato dell’arte della ricerca sulle cure di lesioni spinali, malattie neurologiche e malattie neurodegenerative è stato presentato il 2.12.19, all’Auditorium del Ministero della Salute.
L’incontro – presieduto dal direttore generale dr. Massimo Casciello – è stato organizzato dal prof. Francesco Sicurello (CNR, presidente dell’associazione italiana Telemedicina Informatica Medica) insieme a Neurospine community, International Institute of Telemedicine, Disability Pride Italia e Circle Habilitation Concept. A seguire, breve sintesi delle presentazioni di maggiore interesse.
Il prof. Angelo Luigi Vescovi ha dedicato un quarto di secolo della propria attività di ricerca e sperimentazione alle cellule staminali cerebrali. Arrivando a dimostrare come il loro trapianto possa rappresentare una terapia potenzialmente efficace nel trattamento delle malattie neurologiche e neurodegenerative.
Il prelievo e l’isolamento delle cellule staminali cerebrali sono stati sempre eseguiti nel pieno rispetto dei principi a base della bioetica. Le cellule – prelevate da feti a seguito di aborti spontanei e autorizzazioni materne – vengono isolate e sottoposte a trattamenti che consentono loro di moltiplicarsi, tendenzialmente all’infinito. (1) Ottenendo materiale biologico di grado clinico, da utilizzare per la medicina neuro-generativa.
Le cellule staminali neurali sono così versatili da potersi adattare ai microambienti ove vengono immesse e adempiere, in via sussidiaria, alle funzioni delle cellule che non funzionano nel soggetto malato. Nel 2012 sono stati realizzati i primi trapianti su esseri umani, mediante infusione di cellule staminali nel midollo di 18 pazienti affetti da SLA. La Fase I ha confermato fattibilità e innocuità del trattamento. Nel 2017 è stata poi avviata la sperimentazione su 15 pazienti affetti da sclerosi multipla secondaria progressiva.
Il dr. Fabrizio Gelain coordina una ricerca sulle lesioni midollari che abbina alle cellule staminali neurali sviluppate dal professor Vescovi l’impiego di nanomateriali peptidici (SAP). Si è così ottenuto in laboratorio un nuovo tessuto nervoso tridimensionale, composto da neuroni umani maturi e cellule di supporto funzionalmente attive. Vere e proprie ‘protesi nervose’, o neuroprotesi.
Le neuroprotesi, fatte maturare in laboratorio e successivamente trapiantate in lesioni al midollo spinale, sono già state testate su animali con risultati eccellenti. Ottenendo la rigenerazione del tessuto midollare e il recupero delle funzioni motorie. I biomateriali sintetici sono composti al 99% da acqua e biocompatibili, quindi utilizzabili in ambito clinico. La loro applicabilità sui pazienti mielolesi è molto vicina.
La ricostruzione dei tessuti biologici mediante impiego dei peptidi auto-assemblanti (SAP) – utilizzati nel progetto congiunto del prof. Vescovi e del dr. Gelain, grazie alla collaborazione tra IRCCS Casa Sollievo e Revert Onlus – rappresenta l’avanguardia della nanomedicina internazionale. Grazie alle caratteristiche uniche e distintive di biocompatibilità, purezza e versatilità.
La progettazione di tali materiali a livello molecolare consente infatti di ottenere strutture cellulari nervose complesse, sulla base di staminali neurali umane e dotate di attività elettrica. Con l’ulteriore prospettiva di progettare i tessuti in relazione alle esigenze di trattamento di diverse patologie. Anche ai fini della ricostruzione di pelle, cartilagini e tessuti cardiaci infartuati. Evitando l’impiego di derivati animali nella clinica.
L’ingegneria dei tessuti ha l’obiettivo clinico primario di ripristinare le funzionalità perse da organi o tessuti a seguito di traumi o patologie. Facendo ricorso a biomateriali – eventualmente arricchiti da cellule – che siano ben tollerati. E forniscano, una volta impiantati, un microambiente favorevole alla rigenerazione del tessuto esistente prima della lesione.
Le colture cellulari 3D consentono inoltre di realizzare in laboratorio modelli di network cellulari, patch nervosi utili a predire l’effetto che i farmaci e altri materiali possono produrre nell’organismo umano. Affinare tali modelli consente di migliorare la comprensione di meccanismi legati alla biologia dello sviluppo ed a quella cellulare in generale. Oltre a diminuire in misura significativa la sperimentazione animale.
Le ricerche sopra descritte prospettano concrete speranze alla guarigione di lesioni mieliche, malattie neurologiche e neurodegenerative. Con ulteriori prospettive di assoluto rilievo nella chirurgia cardiovascolare, ortopedica e oncologica. Il loro impatto può essere straordinario, sulla qualità vita dei pazienti e delle loro famiglie ma anche sulla collettività e la spesa pubblica in sanità e servizi sociali.
Lo Stato italiano deve stanziare di risorse adeguate a sostenere il pieno sviluppo di tali ricerche, e la programmazione di ulteriori risorse per consentire la scalabilità delle sperimentazioni. Tenuto conto che le mielolesioni, solo in Italia, sono stimate in oltre 100 mila casi. Il settore privato può a sua volta indirizzare le proprie donazioni interamente deducibili verso questi fenomenali progetti. (2)
Dario Dongo
Note
(1) La moltiplicazione delle cellule staminali del cervello umano, disponibili per lo studio ed eventuali trapianti, segue una progressione geometrica ed è virtualmente illimitata. Le cellule staminali neurali sono realizzate in regime di GMP (Good Manufacturing Practices), secondo le regole italiane ed europee, presso il Laboratorio Cellule Staminali, Cell Factory e Biobanca di Terni
(2) Prof. Angelo Luigi Vescovi, dr. Fabrizio Gelain, IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Maggiori informazioni sul sito https://revertonlus.org
Le donazioni interamente deducibili possono venire rivolte all’Associazione Revert Onlus, Via Borgonuovo 7, 20121 Milano (C.F. 04474300961). IBAN IT31R0200801639000102888946. info@revertonlus.org
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.