Metro Roma, black-out ascensori, tutti denunciati. L’11.6.19 Égalité ha presentato all’ufficio centrale dei Carabinieri NAS – per l’inoltro alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma – una denuncia nei confronti dei legali rappresentanti di ATAC e della società a cui è affidata la manutenzione della linea metropolitana di Roma Capitale. Nonché nei confronti dei loro dirigenti responsabili di garantire il corretto funzionamento degli ascensori.
Alla prima denuncia, per il delitto di interruzione di pubblico servizio, è seguita il 12.6.19 una querela nei confronti degli stessi soggetti per il delitto di violenza privata. (1)
Interruzione di pubblico servizio. ‘Chiunque, fuori dei casi preveduti da particolari disposizioni di legge, cagiona una interruzione o turba la regolarità di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, è punito con la reclusione fino a un anno.
I capi, promotori od organizzatori sono puniti con la reclusione da uno a cinque anni’ (codice penale, articolo 340).
La Procura della Repubblica dovrà accertare le responsabilità che attengono al sistematico difetto di funzionamento degli ascensori nella gran parte delle stazioni di metropolitana nella città di Roma. Le fotografie e testimonianze raccolte mostrano infatti come gli ascensori – di cui neppure tutte le stazioni sono fornite – siano fuori servizio da oltre un mese. Il servizio è così inaccessibile a genitori con bambini piccoli e passeggini, anziani e altri utenti. In tutte quelle situazioni di svantaggio (fisico, neurologico o sensoriale) o comunque di necessità (anche temporanea, come il trasporto di trolley) non compatibili con la salita delle scale.
Violenza privata. ‘Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni.’ (codice penale, articolo 610).
L’omissione di preavviso circa il mancato funzionamento di ascensori e montascale, prima dei tornelli di accesso, è altresì sistematica. Questa fattispecie meriterà altresì attenzione – da parte della magistratura inquirente – per verificare l’eventuale ricorrenza del delitto di truffa aggravata.
(Dario Dongo)
Note
(1) Cfr. codice penale, articoli 340 (Interruzione di pubblico servizio) e 610 (violenza privata)
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.