Le discriminazioni delle persone con disabilità proseguono senza tregua anche nel trasporto aereo. E i numerosi reclami, spesso privi di alcun riscontro, non bastano a risolvere i ricorrenti disagi. (1)
A seguire, un breve aggiornamento sulle ultime denunce presentate da Égalité nei confronti di Iberia e Ita Airways. Da Madrid a Fiumicino e Linate, disagi impuniti per chi viaggia in sedia a rotelle.
19 anni di grinta e impegno civile distinguono la nostra associata Marta di Genova, studentessa, in sedia a rotelle. Dopo avere partecipato a un progetto Erasmus+, presso l’Associaciòn Cultural INTEGRA (Inclusione Sociale nella Regione della Galizia), Marta e altri studenti si sono imbarcati all’aeroporto di A Corũna (Spagna), il 7.10.21, alla volta di Milano Linate con scalo a Madrid.
Il volo Iberia da A Corũna per Madrid era in ritardo e Marta – in applicazione delle procedure discriminatorie tuttora in essere, nel trasporto aereo – è stata fatta scendere per ultima, poiché soggetta alle c.d. ‘assistenze speciali’. Iberia non ha avuto però l’accortezza di segnalare la sua necessità d’imbarco sul volo della stessa compagnia da Madrid a Milano. Così Marta, una volta raggiunto il gate, si è vista negare l’imbarco.
Una ragazza di diciannove anni su una sedia a rotella è stata così separata dai suoi compagni – di viaggio e di studio – poiché lei, a differenza degli altri, si muove in sedia a rotelle. E mentre gli altri tornavano a casa quella sera stessa, Marta era costretta a riprogrammare il proprio volo per Milano il pomeriggio del giorno successivo e trascorrere la notte, da sola, a Madrid.
La ‘diversità’ viene resa uno stigma proprio da coloro che dovrebbero garantire attenzione prioritaria alle categorie a cui viene dedicata un’assistenza ‘speciale’. Causando disagi insopportabili e inaccettabili, per i diretti interessati e chi si trovi nella conseguente impossibilità di assisterli. Persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale ma anche anziani e genitori con passeggini.
L’araba fenice della compagnia aerea di bandiera – bruciata con 7.700 posti di lavoro a cui la stampa non ha degnato attenzione – stenta a decollare anzitutto nelle assistenze speciali c.d. mediche. Un’espressione di per sé discriminatoria nell’associare lo status di disabile con la malattia, il supporto fisico con l’assistenza medica. La discriminazione di ITA Airways va però ben oltre, purtroppo.
ITA Airways è priva di quel servizio di assistenza dedicata alle persone con disabilità in cui Alitalia è sempre eccelsa. Le sforbiciate a personale e servizi hanno raggiunto il culmine nel costringere chi scrive a richiedere il supporto direttamente in aeroporto. La prenotazione del servizio si è infatti rivelata impossibile sia per telefono – dopo oltre un’ora di attesa, il 21.10.21 – sia tramite email, a tutt’oggi priva di risposta.
L’assenza di una linea telefonica dedicata costringe i viaggiatori ‘speciali’ ad attese interminabili per poter prenotare il servizio per loro essenziale a intraprendere il viaggio. Una vergogna.
La ‘nuova’ compagnia si è pure distinta per un episodio di mancata riconsegna alla porta dell’aeromobile di una sedia a rotelle di cui era stata espressamente richiesto lo scarico sottobordo. L’episodio è accaduto il 25.11.21 all’aeroporto di Milano Linate, su un volo in arrivo da Roma Fiumicino. La distrazione degli addetti di rampa su dispositivi e ausili può comportare gravi disagi alle persone più fragili, per due ragioni:
– negare la restituzione di una sedia a rotelle e della sua motrice, nell’esempio citato, significa privare il disabile delle sue ‘para-gambe’ e dell’autonomia di movimento dall’uscita dell’aereo fino al punto di prelievo dei bagagli. Ma soprattutto,
– lo scarico degli ausili assieme agli altri bagagli aggrava in misura significativa i rischi di loro danneggiamento. Ciò può letteralmente arrestare l’esistenza del diretto interessato fino alla sua riparazione, poiché senza sedia a rotelle non ci si può neppure muovere da una camera al bagno. E le riparazioni sono spesso difficili, oltreché onerose.
Il caos è sovrano. IATA (International Air Transport Association) registra il proliferare di legislazioni non armonizzate che tuttora impediscono di raggiungere una definizione comune di ‘passeggero con disabilità’ e un accordo sui livelli minimi di servizio nel trasporto aereo. Il miglior esempio proviene dagli USA, dove lo Air Carrier Access Act (ACAA) vieta espressamente la discriminazione dei passeggeri in ragione della disabilità. (2)
In ogni caso, le legislazioni sul trasporto aereo devono rispondere ai criteri stabiliti nella UN Convention for the Rights of Persons with Disabilities (CRPD). Ciò comporta, secondo Égalité:
– riforma delle procedure di sbarco dei passeggeri. Non discriminare i viaggiatori con disabilità significa applicare loro il criterio FIFO (First In, First Out),
– oneri e responsabilità del vettore. Nei casi di ritardi, cancellazione dei voli, perdita di voli in connessione, l’assistenza alle persone con disabilità deve comprendere ogni servizio necessario. Ivi compresi, ove richiesti, oneri e costi di assistenza paramedica e/o medica continuativa.
Dario Dongo
(1) Dario Dongo. Assistenza ai disabili in aeroporti e aerei, lettera al presidente di ENAC. Égalité. 23.8.19, https://www.egalite.org/assistenza-ai-disabili-in-aeroporti-e-aerei-lettera-al-presidente-di-enac/
(2) US DOT (Department of Transportation). Traveling with a Disability. https://www.transportation.gov/individuals/aviation-consumer-protection/traveling-disability
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.