3 dicembre, giornata internazionale delle persone con disabilità. Il World Disability Day – o International Day of Persons with Disabilities (IDPD) – viene dedicato quest’anno all’inclusione delle persone con disabilità nel contesto dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs), in Agenda ONU 2030. #NoOneLeftBehind, a parole almeno.
La giornata internazionale delle persone con disabilità è stata proclamata il 3 dicembre di ogni anno, dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, nel 1992. (1) Si era appena conclusa la United Nations Decade of Disabled Persons, dieci anni dedicati a promuovere la consapevolezza sul tema e favorire l’inclusione dei disabili nella società. E si aspirava a raggiungere tale obiettivo entro il 2010, con l’ottimismo utopistico che contraddistingue l’ONU.
La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità – Convention on the Rights of Persons with Disabilities (CRPD), adottata il 13.12.06 e in vigore dall’1.3.08 – ha poi stabilito i diritti fondamentali delle persone con disabilità. (2) E i corrispondenti doveri, degli Stati aderenti, per garantirne la realizzazione. Qualcosa si è fatto, in alcuni Paesi. Lo scenario globale è tuttavia distante anni luce dagli obiettivi come dai diritti proclamati. (3)
7 su 17 SDGs (Sustainable Development Goals) espressamente citano le persone con disabilità. Nella logica della piena inclusione di ogni essere umano su cui si impernia la visione dello sviluppo sostenibile, secondo il motto No one left behind (#Envision2030).
La protezione dei disabili è stata altresì richiamata, negli ultimi 5 anni, in vari documenti. Dal Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030(4) alla Charter on Inclusion of Persons with Disabilities in Humanitarian Action, (5) la New Urban Agenda (6) e l’agenda di azione di Addis Abeba sul finanziamento dello sviluppo. (7)
L’11.6.19 il segretario generale ONU António Guterres ha poi lanciato la strategia di inclusione della disabilità. Riaffermando che la piena e completa realizzazione dei diritti umani di tutte le persone con disabilità è una parte inalienabile, integrale e indivisibile di tutti i diritti umani e le libertà fondamentali.
La disabilità appartiene al ciclo di vita di ogni essere umano, nella prima infanzia come in tarda età. E può comparire ulteriormente in altri momenti della vita, a causa di malattie croniche (es. diabete, malattie cardiovascolari, disordini mentali, malattie neurodegenerative) ovvero di eventi traumatici. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato la prevalenza della disabilità a livello globale, nel 2011, in 1 persona su 6. (8)
‘Le persone con disabilità includono coloro che hanno disabilità fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali a lungo termine le quali – in interazione con varie barriere – possono ostacolare la loro piena ed effettiva partecipazione alla società su una base di uguaglianza con gli altri.’ (9)
La giornata internazionale delle persone con disabilità vale a identificare le barriere culturali, ambientali e sociali che permangono sui territori, e lavorare per superarle. Rimuovere le menomazioni della salute dei singoli è talora impossibile, ma abbattere le barriere significa sradicare la disabilità.
L’inclusione è dunque il fattore cruciale. Che non riguarda inserire le persone con disabilità in strutture esistenti, ma trasformare i sistemi per renderli accessibili a tutti, senza barriere né discriminazioni. Le comunità devono mettere in atto misure per sostenere tutti gli individui nelle case e le scuole, i centri professionali e gli uffici, gli eventi culturali e sportivi, la comunità. (10)
Dalle parole ai fatti, la situazione in Italia rimane drammatica. Le famiglie con membri disabili rimangono gravemente esposte ai rischi di povertà ed esclusione sociale, come si è visto. I caregiver familiari sono del tutto privi di tutela, come pure si è visto. E le barriere culturali, prima ancora di quelle architettoniche, sono ubiquitarie. (11) A partire dalle scuole.
#Égalité!
Dario Dongo
Note
(1) Risoluzione ONU 14.10.92 n. 47/3,
(2) Convention on the Rights of Persons with Disabilities (CRPD),
(3) Alcuni esempi nei precedenti articoli su barriere architettoniche, mobilità personale, trasporti pubblici, servizi turistico-alberghieri, diritti di assistenza in caso di guasti degli ausili.
(4) https://www.unisdr.org/we/coordinate/sendai-framework
(5) http://humanitariandisabilitycharter.org/the-charter/
(6) http://habitat3.org/the-new-urban-agenda/
(7) https://www.un.org/esa/ffd/publications/aaaa-outcome.html#
(8) WHO, World Bank (2011). World Report on Disability. WHO/NMH/VIP/11.01,
(9) V. Nota 2. CRPD, articolo 1
(10) V. anche UNICEF (2007). Children with Disabilities. Ending Discrimination and Promoting Participation, Development and Inclusion, Programme Guidance Note
(11) V. esempi di cui in nota 3
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.